Ho provato ad interrogarmi sul perché proprio la Pianura Padana sia stata così colpita.
Uno studio dell’Università di Harvard mette in relazione Covid e inquinamento atmosferico, sottolineando che un lieve aumento della concentrazione di polveri sottili nell’aria (si tratta solamente di un microgrammo in più di particelle di PM 2,5) potrebbe portare a un aumento dell’11% della mortalità per Covid.
Se ci pensi, è un dato veramente allarmante!
Questo articolo indaga la correlazione tra l’elevato livello di mortalità da sindrome respiratoria acuta grave CoronaVirus 2 (SARS-CoV-2) e l’inquinamento atmosferico nel Nord Italia.
Nello specifico, la Lombardia e l’Emilia Romagna risultano essere le regioni italiane con il più alto tasso di mortalità virale al mondo, oltre che una delle aree più inquinate d’Europa.
Il documento analizza il legame tra inquinamento e sviluppo di sindromi respiratorie acute fornendo la prova che le persone che vivono in un’area con alti livelli di inquinanti siano più inclini a sviluppare malattie respiratorie croniche, terreno fertile per qualsiasi agente infettivo, anche in soggetti giovani e sani.
Mi sono documentato un pò e credo che il legame Covid – inquinamento sarà sempre più oggetto di studio e di ricerca.
Ma cosa possiamo fare concretamente noi, nella nostra quotidianità, nelle nostre vite, per migliorare la condizione dell’ambiente in cui viviamo?
Trattarlo nel migliore dei modi, con gentilezza direi, e, di certo, ci ripagherà donandoci naturalmente benessere.
Adriano Zucca
Socio fondatore Momentumgreen
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