Nei giorni scorsi la Commissione UE ha emanato le linee guida per applicare la direttiva “salvamare” che i paesi Europei dovranno recepire entro il 3 Luglio 2021.
In buona sostanza in tutti paesi all’interno dell’UE saranno vietati stoviglie ed altri prodotti in plastica usa-e-getta, ma anche quelli in plastica biodegradabile, e perfino quelli in carta, se ricoperti da quella pellicola invisibile che li rende impermeabili.
Dovranno dunque uscire di scena bastoncini cotonati, stoviglie monouso, cannucce, palette per mescolare il caffè, bastoncini per palloncini, contenitori di polistirolo espanso per alimenti (quelli che tengono caldi gli hamburger nei fast food per intenderci!) e per bevande (i famosi “tazzoni” dei beveroni bollenti di tè o caffè!).
Momentumgreen ha iniziato ad occuparsi di questo tema già nel 2016, anno della sua nascita: con il nostro primo progetto abbiamo recuperato tonnellate di plastica nel bresciano destinandole al riciclo al 100% attraverso il Consorzio Corepla.
Grazie a questo progetto ho compreso che non tutta la plastica è uguale e quanto è importante nella nostra quotidianità: è certamente un materiale che dev’essere limitato nel suo impiego ma non va demonizzato perché, solo se gestita male, diventa un problema: la plastica non dovrebbe mai diventare un rifiuto.
Senza di essa si tornerebbe ad un ciclo di conservazione di alcuni prodotti molto breve.
Eliminarla dai processi produttivi non è quindi l’unica soluzione; limitarla è sicuramente un bene (fermare ad esempio la produzione di quella monouso), scegliere plastica PET e riciclarla al 100% è un’ottima alternativa, prendere in considerazione materiali sostitutivi altrettanto validi, preferibilmente di origine vegetale, davvero una saggia scelta.
È fondamentale che i consumatori vengano orientati ad acquisti consapevoli dei prodotti ed educati sempre di più sul corretto smaltimento e riciclo degli imballaggi in plastica, tuttavia, solo attraverso norme e leggi che ne limitano la produzione industriale ed il suo utilizzo, è possibile accelerare sull’innovazione sostituendola con materiali più ecosostenibili.
Nel 2017 con la mia società Momentumgreen ho iniziato a cercare materiali naturali che potessero sostituire la plastica, soprattutto nei prodotti usa e getta, ma che fossero ecosostenibili: mi sono imbattuto nel bamboo e ne sono nati progetti davvero straordinari.
I nostri progetti bamboo hanno l’obiettivo di produrre nuova materia prima, italiana, completamente e naturalmente rinnovabile ed ecosostenibile, un’ottima alternativa alla plastica: pensa che con questo materiale è possibile realizzare tutti i prodotti che la direttiva ‘salvamare’ vuole proibire!
Grazie al nostro lavoro, ad oggi, abbiamo contribuito alla realizzazione in Piemonte di piantagioni per 60 ettari di bamboo gigante destinato alla produzione industriale, ma i nostri obiettivi sono molto più ambiziosi e i quantitativi richiesti di questo materiale da parte dell’industria italiana sono già molto elevati.
Per salvare il pianeta bisogna agire velocemente sul sistema produttivo, direttive come “salvamare” sono certamente difficili da gestire in tempi brevi per le aziende, ma non è possibile rimandare ulteriormente.
Adriano Zucca
socio fondatore di Momentumgreen
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